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Ambliopia

comunemente nota come occhio pigro ,in oftalmologia, è una malattia degli occhi e dell'apparato visivo estremamente frequente e pericolosa che colpisce soggetti in età pediatrica; motivo per il quale occorre sempre sottoporre tutti i bambini alle visite oculistiche ed ortottiche, all'età di 4 mesi, 1 anno, 3 anni e ancora appena prima di iniziare le scuole elementari a 5-6 anni. L'effetto principale è un comune deficit dell'acutezza visiva (dovuto a deficit refrattivi, cataratta congenita o strabismo), non riconoscibile dai genitori senza una visita specialistica, e si considera ambliope un occhio che abbia almeno una differenza di 2-3/10 rispetto all'altro. E’ importante fare una valutazione ed una riabilitazione ortottica entro massimo gli 8-10 anni, nel cosiddetto periodo plastico, dove la terapia del bendaggio ha i suoi effetti più significativi, infatti si riesce a recuperare un elevata percentuale della capacità funzionale dell’occhio ambliope se fatta in modo adeguato!

DSA

la parola dsa è acronimo di “disturbo specifico di apprendimento” ed in modo specifico Si tratta di disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi infatti interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici.

Sulla base del deficit funzionale vengono comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche:

  • dislessia, cioè disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo)
  • disortografia, cioè disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica)
  • disgrafia, cioè disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria)
  • discalculia, cioè disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare con i numeri).”

Recenti studi dimostrano una correlazione tra alcune forme di dislessia e la presenza di disturbi visuo-percettivi, parleremo in tal caso di dislessia visuo-percettiva da deficit del sistema magnocellulare(sistema di connessione occhio-cervello); pertanto il soggetto dislessico presenterà delle evidenti difficoltà nel compito di lettura; lettura che risulterà sempre lenta, poco scorrevole e faticosa.

Ecco un elenco dei deficit visuo-percettivi:
- affollamento visivo ( le lettere appaiono eccessivamente vicine tra loro e non identificabili), il tutto è causato da una anomala percezione dello spazio, percepito contratto lungo l’asse orizzontale e allungato verticalmente (anisotropia verticale)
-  difficoltà nel riconoscere i contorni delle lettere dallo sfondo della pagina ( deficit della sensibilità al contrasto)
- anomalie dei movimenti saccadici, movimenti degli occhi fondamentali durante il compito della lettura
- confusione e difficoltà lessicale con errori frequenti di inversione di lettere e fonemi simili ( b/d Il/li a/e p/b)

Diplopia

La diplopia binoculare è un disturbo visivo caratterizzato dallo sdoppiamento, in senso orizzontale, verticale o obliquo di un’ immagine, dovuto in genere, nel campo ortottico, ad un disallineamento degli assi oculari.
Quando il disturbo interessa entrambi gli occhi, generalmente la causa è una malattia neurologica, oppure una disfunzione dei muscoli oculari o dei nervi oculomotori, o ancora una malattia sistemica o infine una complicanza di una malattia (ad esempio il diabete o la pressione alta) . Più in dettaglio possiamo affermare che la diplopia biloculare può manifestarsi in pazienti con :
  • ictus cerebrale o TIA (attacco ischemico transitorio),
  • sclerosi multipla,
  • miastenia gravis,
  • strabismo,
  • diabete,
  • ipertensione,
  • aterosclerosi,
  • tumori cerebrali, dei seni paranasali o dell’orbita,
  • aneurismi intracranici,
  • morbo di Graves,
  • traumi cranici (commozione cerebrale, fratture delle ossa orbitarie o della regione occipitale),
  • malattie infiammatorie o infezioni (ad esempio sinusite, ascesso, trombosi del seno cavernoso, miosite orbitale),
  • ematomi.
La diplopia può insorgere anche in alcune condizioni particolari e manifestarsi per breve periodo, come ad esempio in caso di esposizione ad un forte stress fisico, un’intossicazioni da sostanze, un abuso alcoolico oppure con l’assunzione di alcuni farmaci.

Test del senso cromatico

è un esame attraverso il quale è possibile individuare eventuali difetti nella percezione dei colori, come il daltonismo (incapacità di percepire alcuni colori) o l’acromatopsia (incapacità di vedere tutti i colori). Durante la diagnosi del daltonismo viene effettuato il Test di Ishiara. Il test dei colori si realizza utilizzando le tavole di Ishiara, delle tavole che rappresentano numeri o forme le cui sagome sono tracciate con cerchietti colorati su uno sfondo di cerchietti di un altro colore. Tutti i cerchi hanno la stessa luminosità. Alcune tavole sono leggibili da coloro che non sono affetti da difetti della visione dei colori; altre, invece, sono leggibili da chi ha problemi di daltonismo. Il test può essere effettuato con entrambi gli occhi o con un occhio alla volta, a seconda dell’origine del daltonismo: il difetto, infatti, può essere monoculare o binoculare.

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Strabismo

STRABISMO Lo strabismo consiste nella deviazione degli assi visivi causata dal cattivo funzionamento dei meccanismi neuromuscolari che controllano i movimenti degli occhi.
Lo strabismo può essere intermittente o costante nel tempo, interessare prevalentemente un solo occhio o essere alternante.
Nei bambini, qualora non venga diagnosticato in tempo utile può concorrere a determinare una significativa riduzione permanente dell'acuità visiva (ambliopia).
Negli adulti, il sintomo spesso rilevatore di un alterato funzionamento della muscolatura deputata a muovere gli occhi in maniera coordinata, è la visione doppia (diplopia).
A seconda della direzione verso cui l’occhio interessato è rivolto, lo strabismo può essere:
  • Convergente (o Esotropia) - l’occhio è rivolto verso l’interno
  • Divergente (o Exotropia) - l’occhio è rivolto verso l’esterno
  • Verticale - l’occhio è rivolto verso l’alto (Ipertropia) o verso il basso (Ipotropia)
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Affaticamento visivo (Astenopia)

anche conosciuto come disturbo astenopeico, che è spesso causa di sintomi come: lacrimazione, bruciore agli occhi, fastidio alla luce (fotofobia), visione offuscata, visione doppia, secchezza oculare, sensazione di corpo estraneo nell’occhio o cefalea.
Tutto ciò molto spesso è causato da deficit dei muscoli oculari, in genere i retti mediali che hanno difficoltà a mantenere la convergenza oculare e quindi una visione binoculare, a distanze non troppo prossimali, infatti si può avere diplopia già a 10-15 cm con notevoli difficoltà visive e di concentrazione; oppure un deficit di messa a fuoco legato ad un anomala capacità del cristallino di potersi adattare alle diverse situazioni di lavoro o studio durante una lettura o l’uso prolungato di pc, smartphone e tablet.
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Training ortottico

anche conosciute come disturbi astenopeici, che sono spesso causa di sintomi come: lacrimazione, bruciore agli occhi, fastidio alla luce (fotofobia), visione offuscata, visione doppia, secchezza oculare, sensazione di corpo estraneo nell’occhio o cefalea.
Tutto ciò molto spesso è causato da deficit dei muscoli oculari, in genere i retti mediali che hanno difficoltà a mantenere la convergenza oculare e quindi una visione binoculare, a distanze non troppo prossimali, infatti si può avere diplopia già a 10-15 cm con notevoli difficoltà visive e di concentrazione; oppure un deficit di messa a fuoco legato ad un anomala capacità del cristallino di potersi adattare alle diverse situazioni di lavoro o studio durante una lettura o l’uso prolungato di pc, smartphone e tablet.

Schermo di HESS-LANCASTER

La prova dello schermo di Hess-Lancaster o test rosso-verde di Hess-Lancaster è un esame che viene eseguito nell'ambito dell‘ortottica e dell'oftalmologia. Si tratta di un test binoculare, soggettivo, che valuta la motilità oculare nelle nove posizioni diagnostiche dello sguardo. Si esegue se si rilevano anomalie della motilità estrinseca oculare (strabismo).

Ha come scopo di quantificare i disallineamenti concomitanti e non concomitanti. Il test valuta in modo accurato eventuali disallineamenti orizzontali e verticali (eterotropia, eteroforia) e disallineamenti torsionali (ciclotropia, cicloforia) in tutte e nove le posizioni diagnostiche dello sguardo.

L'esame può essere ripetuto a distanza di tempo e i grafici ottenuti possono essere confrontati, permettendo un accurato follow-up e valutare l'evoluzione del processo patologico (per esempio di una paralisi di un nervo oculomotore).

Campo visivo computerizzato

L’esame del CAMPO VISIVO COMPUTERIZZATO serve per valutare se esistano sia alterazioni di sensibilità retinica sia alterazioni a carico del nervo ottico. In genere è un esame che viene prescritto dal medico oculista nei casi sospetti di Glaucoma(tono oculare elevato), nei casi di neoplasie intracraniche o in seguito a traumi cranici con lesioni del chiasma o del nervo ottico. L’esame è svolto un occhio alla volta (al paziente sarà quindi occluso prima l’occhio sinistro e poi l’occhio destro). La durata dell’esame è di circa 15 minuti per occhio.

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